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AD AGOSTO NON HO REGISTRATO NIENTE
Ad agosto ho deciso di non registrare niente, perchè fa troppo caldo e anche perchè l'eccessivo impegno per registrare "bene" mi stava causando un pò di stress.
Si ricomincia a Settembre, e con calma.
Ci sarà un progresso tecnico perchè nel frattempo ho studiato un vocalizzo micidiale che mi sta facendo diventare uguale spiccicato a Michael Kiske!

WHAT I'VE DONE
Ho visto un uomo che moriva sotto un furgone, ne ho visto un altro che più coliche non ha...


VESTI LA GIUBBA
Se dopo tutta questa esercitazione con i pezzi metal super-difficili, il falsetto, ecc... riuscissi almeno a fare bene i pezzi da tenore operistico già sarebbe un buon risultato.
Se ci sono stati dei progressi è da dire che fino ad ora mi sono concentrato solo a migliorare la qualità della registrazione, che non è affatto facile in quanto richiede strumenti tecnologici che non si trovano al supermercato e che nessuno sa come usare, perchè se leggi quello che dicono su internet sembra un libretto di istruzioni al contrario, cioè forse puoi riuscire a fare bene se fai esattamente il contrario di quello che dicono.


NUMBER ONE
Sono contento di aver fatto questo pezzo degli Helloween perchè questo è un gruppo le cui canzoni stavo storpiando maggiormente, invece adesso mi voglio riscattare con questa buona registrazione di "Number one", sicuramente non uno dei pezzi più difficili, ma parliamo sempre di un confronto diretto con Michael Kiske che è un cantante super!
A dispetto di quanto può sembrare, io sono sensibile al peccato di storpiatura di brani famosi con karaoke terribili, e non mi piace fare le cover "male"; non penso di essere in grado di farle in maniera eccezionale, ma cerco sempre un risultato che possa rimanere almeno nell'ambito del "mantenere la dignità".
A mia discolpa posso dire che solo dal 20/4/23, cioè solo da 3 mesi, ho raggiunto un livello di qualità della registrazione buona, cioè da quanto ho inserito il compressore hardware nella mia catena audio, prima non ero tecnicamente in grado di registrare i pezzi metal con acuti e se lo ho fatto è stato solo in maniera improvvisata e alla meno peggio.
Inoltre solo dal 9/12/23 sono in grado di registrare bene con il microfono Neumann Tlm 102, perchè solo in quella data ho ricevuto i pannelli fonoassorbenti da installare sulle pareti per togliere i rimbombi della stanza, e prima facevo bene ad usare lo Shure SM7b perchè, anche se è un microfono pessimo e problematico, in una stanza senza trattamento acustico si comporta meglio del Neumann.
Giustamente uno dirà "ma a me che mi frega?", so bene che questo è un discorso che non importa a nessuno tranne che a me medesimo, e infatti mi piace metterlo per iscritto come promemoria.
Questo significa anche che dovrei riregistrare tutti i brani fatti prima del 9/12/23 (cioè la stragrande maggioranza di quelli presenti su questo canale) perchè registrati tecnicamente "di merda" [ed è esattamente quello che faro'].


GALAXY EXPRESS 999
Brano molto difficile da cantare perchè richiede un uso estensivo del falsetto, risultato di cui non sono convinto al 100%, ma è un buon passo verso l'esecuzione dei brani degli AC/DC che richiedono un tipo di voce esattamente così.


SE VAI NON CAMBIA
Anche The final countdown degli Europe è stato italianizzato con un risultato niente male.


VAFFANCULO
Appena la scorsa volta stavamo parlando di Vaffanculo di Masini, la canzone che ha sdoganato le parolacce in radio e tv, e quindi ho deciso di farla, anzi voglio fare una playlist intera intitolata "canzoni con parolacce".
Però poi mi sono subito accorto che questa canzone è altissima, arriva fino al DO#5 e la tessitura e i "vaffanculo" sono LA4-SI4! Come fa Masini a cantarla?!? Adesso ho fatto anche un piccolo remix, suona meglio.



ROTTA PER CASA DI DIO
Rotta per casa di dio è un pezzo storico degli 883, un brano di ribellione, come rivela l'uso eccessivo delle parolacce.
Negli anni '90 la musica italiana si era liberata del taboo delle parolacce, grazie alla leggendaria "Vaffanculo" di Masini che è stata una vera rivoluzione: prima infatti non si era mai e poi mai ascoltato in radio e tv una cosa del genere.
Allora gli 883 con "Rotta per casa di dio" hanno cavalcato questa ondata rivoluzionaria, creando un bellissimo brano che è un vero turpiloquio.
Io da quando ho preso il compressore ho liberato gli acuti, che prima non stavo registrando perchè senza compressore era impossibile farlo in modo pulito.
Allora questa volta ho registrato la doppia voce come avevo fatto già in "Amico di ieri", ma questa volta la voce acuta è veramente altissima, arrivando al FA5 in tessitura (cioè con parole articolate).
Anche se la doppia voce è un effetto che mi piace non è molto pratico da realizzare, infatti è difficile cantare due parti che si sovrappongono a ottave diverse, specie se il brano è un pò ritmato, come questo.
Questa volta l'ho fatto solo perchè avevo deciso di inserire sempre degli acuti extra anche nei brani più tranquilli e non stavo trovando dei punti dove metterceli.
In questi casi si dovrebbero usare plugin più complessi e a pagamento, come Melodyne, ma io preferisco imparare a cantare bene piuttosto che cantare male e poi dover perdere una settimana di tempo ad aggiustare la voce in missaggio, che comunque poi dà un risultato robotico ed artificiale che non mi piace.
Però nel caso in cui si registrano voci sovrapposte difficilmente se ne può fare a meno... io ne ho fatto a meno e infatti il risultato è un pò scadente, con le due voci che non si sovrappongono ma che vanno ognuna un pò per i fatti suoi.


REVELATIONS
Sempre più difficile, infatti i brani degli Iron Maiden sono notoriamente molto impegnativi, per il modo di cantare di Bruce Dicknsons che dicono non si risparmi nel tirare fuori acuti a più non posso.
Inoltre "Revelations" non è nemmeno uno di quelli più facili.
Sicuramente dal suono si sente che ho ripreso l'Sm7b, perchè volevo fare un esperimento con i preamp della Clarett.
Al di là dell'esperimento la qualità della registrazione è nettamente inferiore al livello che avevo raggiunto con il Tlm 102, ha un carattere meno da studio da registrazione e più da karaoke.
In realtà l'Sm7b ha un suono che mi piace ma ogni volta che lo prendo non riesco a farlo suonare bene come uno a condensatore, e mi trovo costretto a dover fare "miracoli" in missaggio per tirare fuori un risultato soddisfacente.


HANNO UCCISO L'UOMO RAGNO
Questo brano è un grande classico degli anni 90, di tessitura tenorile ma io ci ho aggiunto un pò di urlacci per renderlo ancora più interessante ed impegnativo.
Gli acuti lunghi e fissi ritengo che siano la difficoltà canora massima, infatti la nota "tenuta" è di per sè insidiosa, e quelli inseriti in questo brano ancora di più perchè sono in una zona di transizione tra la voce piena e la voce mista.
Io avevo un'ottima voce mista, poi ho avuto la pessima idea di cimentarmi nei brani tenorili operistici, che richiedono una tecnica contraria a quella della voce mista, e allora adesso mi devo esercitare per ripristinare la voce mista, perduta nell'inutile tentativo di ottenere una voce "piena" sugli acuti.
Che poi io sono sicuro che se avessi fatto studi classici sarei stato classificato come baritono e non come tenore.
Che poi quella del "baritono" più che una categoria di voce io la ritengo la voce naturale maschile, infatti tutti gli uomini sono baritoni tranne quei pochi che hanno una voce insolitamente profonda (i bassi) o insolitamente acuta (i tenori).
Intendo dire che il 90% degli uomini sono baritoni, ma anche che, utilizzando la voce mista, tutti possono produrre note ricomprese nell'estensione tenorile, ma con una tecnica radicalemnte diversa da quella di un tenore operistico.
Ho stabilito che il microfono migliore che possiedo è il Tlm 102 e voglio iniziare ad usare solo quello, anche se lo Studio projects C1 è secondo, distanziato di uno stretto margine.
Sono rimasto spiazzato perchè con il Really nice compressor lo Studio projects è migliorato tantissimo, mentre al Tlm non fa niente se non eliminare i picchi che vanno in zona rossa e migliorare l'ascolto in cuffia (che comunque non è poco).
L'Sm7b invece ho deciso che non è un microfono adatto alla registrazione vocale.
Se questa cosa di inserire gli urlacci anche nei brani che di per sè sarebbero tranquilli diventerà un'abitudine, verrà meno la distinzione tra brani facili e difficili, ed è proprio quello che ho intenzione di fare!


APPENA VA
Stavolta ho deciso di mettere da parte lo Studio Projects C1 e testare lo Shure SM7b con il compressore.
Pur essendo stato molto impressionato dallo Studio Projects come suono generale, in particolare mi è piaciuto come riproduce le frequenze basse della mia voce dandogli più corpo, ho notato che sugli acuti ha la tendenza ad essere comunque troppo squillante nonostante l'uso del compressore e del preamp.
Troppo squillante è un difetto perchè la mia voce non è così, è una colorazione innaturale che viene data dal microfono.
Con lo Shure Sm7b il suono è completamente diverso, dà sensazioni più da "live", è più scuro ma in questo caso avevo attivato sia lo switch del presence boost sul microfono, che l'Air 1 sul preamp.
Inoltre l'Sm7b vuole le regolazioni cambiate sul compressore, vuole molta più ratio e anche più gain in uscita, e in missaggio non assomiglia per niente ad un suono da studio di registrazione. Inoltre il suono si comprime molto di meno rispetto ai microfoni che ho provato prima (Tlm 102 e Studio Projects C1) e rimangono molti picchi.
Insomma, in questo caso devo dire che il Really nice compressor all'Sm7b fa più male che bene, infatti tira fuori il suo "vero" suono e sembra di cantare in uno Shure Sm57.
Dicono che Michael Jackson abbia usato lo Shure Sm7 per registrare l'album Thriller, ma dicono anche che la prima volta che ascoltò quel disco si mise a piangere e dovettero remixare l'album traccia per traccia... questa mi sembra una storia plausibile.
A questo punto non mi rimane che pensionare sia lo Studio Projects che l'SM7b come microfoni da registrazione vocale, e iniziare a concentrarmi a trovare le regolazioni migliori per il Really nice compressor con il Tlm 102.


PERSO VAI LA'
Back for my life è un brano dei Masterplan (gruppo nato da una costola degli Helloween) con Jorn Lande alla voce che è considerato "il miglior cantante al mondo".
Sicuramente è uno dei migliori e con un timbro più bello rispetto alla media degli altri cantanti rock, ma credo che questo anche derivi dalla scelta furba di cantare su tessiture leggermente meno urlate rispetto a molti suoi colleghi.
Questa volta ho lavorato "al contrario" cioè ho registrato prima la versione italianizzata, infatti sto raffinando il mio sistema e ho notato che fare prima la versione italiana mi costringe ad imparare bene il brano, mentre se facessi direttamente la versione inglese avrei la tendenza a metterci pochissimo tempo, tipo un paio di giorni, senza nemmeno memorizzare bene il testo, che per il modo di cantare su brani acuti è una pessima idea, perchè sapere bene il testo è il presupposto indispensabile per "posizionare le vocali".
Il missaggio sta diventando veramente raffinato perchè i VST sono stati finalmente selezionati bene, il che deriva dalla mia totale allergia i plugin a pagamento, non solo per motivazioni economiche ma anche per la tediosità delle procedure di installazione ed autorizzazione che sono a dir poco pesanti e lunghe, mentre io uso solo VST che oltre ad essere gratuiti basta copiare e incollare il file .dll nella cartella apposita, il che è un enorme vantaggio anche in caso di trasferimento del lavoro su un altro computer.


DAI MOLLA E VA
In questa registrazione ho di nuovo usato lo Studio projects C1 perchè sono giunto alla conclusione (incredibile ma vero) che lo Studio projects C1 con il compressore è migliore del Tlm 102.
Questa volta, per dimenticanza, non ho messo la modalità "Super nice", ma va bene lo stesso, perchè adesso posso verificare se il C1 suona meglio con o senza il "Super nice".
Il C1 forse suona bene anche senza il "Super nice" perchè così le alte frequenze sono ancora più attenuate ("domare" le frequenze alte è un effetto tipico della compressione).
Sicuramente però non mi dimenticherò più di attivare il "Super nice" perchè effettivamente è una modalità che rende questo compressore veramente speciale, mentre senza è un compressore "normale".
Comunque è la modalità con cui il "Super nice" è attivato a rendere possibile la dimenticanza, infatti è un pulsantino che ogni volta che si spegne l'apperecchio si resetta, mentre a me piace lasciare tutte le manopole nella posizione che ho regolato e appunto "dimenticarmene".
Lo Studio projects C1 è diventato molto usabile e migliore (almeno sulla mia voce) del Tlm 102 grazie al fatto di passare per il preamp Golden age che ha un bel trasformatore Carnhill e anche attraverso il compressore, due elementi che domano moltissimo le alte frequenze, che su questo microfono sono eccessive.
Invece il Neumann Tlm 102 era molto usabile ed ottimo per la mia voce già senza il preamp ed il compressore.
Certamente però anche con lo Studio projects i progettisti non hanno badato a spese, e poi il mio è una delle primissime versioni, quella con la scritta "797 audio", la più ricercata. Oltre che per il microfono, il suono in generale adesso è molto migliore anche perchè sono riuscito a selezionare i plugin gratuiti migliori per il missaggio e il mastering, che sono una parte non secondaria del risultato finale, e sto iniziando a valutare di tutti i brani che ho già fatto quali vale la pena di ri-registrare e quali potrebbe bastare un remix.


LISBON
Il compressore hardware ha creato una rivoluzione, infatti qua sono cambiate le regole del gioco: prima di tutto questo Really nice compressor cambia completamente la risposta di un microfono (in meglio): il TLM 102 che era già fin troppo sensibile e dettagliato è diventato ancora più sensibile e dettagliato (e infatti credo che dovrò ridurre un pò la Ratio) mentre altri microfoni che non mi soddisfacevano (Studio projects C1 e Shure Sm7b, ma anche Sm58) andranno rivalutati alla luce delle meraviglie sonore che produce questo RNC.
Avevo deciso di iniziare ad affrontare un repertorio più acuto, ma ho dovuto rivedere questa decisione e invece inizierò a fare dei pezzi non necessariamente difficili ma molto belli, che non stavo facendo perchè stavo cercando un progresso tecnico.
Il progresso tecnico che intendevo prima non serve più, infatti con il compressore hardware in tracking posso cantare con facilità passaggi che prima consideravo molto ostici e al limite delle mie possibilità, e piuttosto devo iniziare a prendere maggiore confidenza con questo nuovo modo di registrare, sapendo che i limiti di prima non ci sono più.
Infatti adesso ho capito qual è la vera differenza tra i tenori operistici e i cantanti rock che cantano molto più in alto: non è tanto l'uso del microfono, ma (anche) il fatto di sentire la voce con un compressore attivato, che fa diventare tutto molto più facile.
Lisbon è un brano degli Angra abbastanza facile ma molto bello, uno dei miei preferiti, e ho deciso di testare il vecchio Studio projects C1 con il compressore RNC.
Il microfono si è comportato molto bene, e devo dire che lo Studio projects con il compressore assomiglia molto al Tlm 102 senza compressore... cioè diventa molto più dettagliato e con un suono veramente bello.
Devo dire che ho quasi l'impressione che il suono della mia voce sia migliore e probabilmente questa non è solo un impressione visto che il Really nice compressor è un vero toccasana per qualunque microfono.
A questo punto sono davvero curioso di provare l'Sm7b con l'RNC e vedere cosa esce, se esce una bomba dovrò pensionare il Tlm 102 da microfono da registrazione e rimetterlo alla postazione video.
Comunque queste sorprese si stanno rivelando solo adesso e non con tutti i compressori VST che ho usato da sempre in missaggio, perchè i compressori software fanno veramente cagare e questo lo posso dire adesso che ho provato un compressore hardware e ho visto cosa può fare.


GLI ANNI
Questa registrazione per me è stato un test del compressore hardware "Really nice compressor", che mi ha consentito di rimettere il microfono fisso sull'asta invece di tenerlo in mano, perchè questo compressore lavora veramente bene, eliminando tutti i picchi e senza alterare in nessun modo il suono, ma solamente migliorandolo, soprattutto in modalità "Super nice".
Mi è stato utile anche il cappuccio originale Neumann da mettere sul microfono al posto del filtro antipop: così si riesce a stare più vicini al microfono per un effetto prossimità che fa la voce più robusta sulle note basse.
Sono molto soddisfatto anche perchè sono riuscito a far funzionare il collegamento con il preamp al primo colpo.
Inoltre sono riuscito quasi subito a mettere le impostazioni migliori su Threshold, Ratio, Attack, Release e Gain.
Threshold è il parametro più sensibile, perchè determina l'attivazione della gain reduction, che si può visualizzare dalle lucette che si accendono.
Per esperienza pregressa ho ritenuto che la threshold fosse corretta quando si accendevano le lucine, ma non troppe e non troppo spesso... diciamo che si devono accendere spesso 1-2 lucine e sui passaggi più spinti 3-4, al massimo cinque... se la Threshold è troppo bassa le lucine si accendono tutte e sempre (cioè il compressore è sempre attivo) se la Threshold è troppo alta le lucine non si accendono mai (il compressore non lavora).
Questo dipende anche da qual è il livello di gain del preamp a monte, e questa volta l'ho messo 1 tacca (corrispondente a 5 db) meno del livello ottimale che avevo impostato senza compressore. Anche se il livello è più basso, adesso ho il gain di uscita dal compressore dove posso regolare il volume, e avere un volume in quel punto è molto utile perchè è una uscita con i picchi livellati e quindi con un maggior volume RMS.
Nota bene che per usare il compressore hardware "Really nice compressor" è indispensabile avere un preamp esterno, in quanto non c'è modo di utilizzarlo con i preamp della Clarett che vanno diretti nella scheda audio.
Inoltre il preamp Golden age si presta bene ad essere usato con il Really nice compressor perchè è dotato di presa "insert", che è esattamente il tipo di connessione per cui è stato progettato il Really nice compressor.
Il paramentro Ratio è quello che alle mie orecchie fa il suono "bello", e ho impostato una Ratio piuttosto alta per ottenere un suono di mio gradimento: potenziometro circa a 9:1.
Attack è un parametro meno ovvio, ma importante perchè il presupposto per poter utilizzare un compressore come limiter (che è ciò che serve per registrare la voce evitando i picchi che vanno in "zona rossa") è che il parametro Attack sia settato piuttosto basso, ma io ho notato che preferisco la risposta di questo compressore con l'Attack molto basso ma non proprio al minimo (cioè a circa 0,4 millisecondi, il minimo sarebbe 0,2).
Release è un altro parametro che influeza molto la pasta del suono, è più alto è, meno la voce suona naturale, più basso è, meno il comrpessore lavora, perciò l'ho messo su 1 secondo, che mi sembra un buon compromesso.
Infine gain l'ho messo a circa +8, ed è un parametro che lavora in tandem con la Threshold per mantenere lo stesso volume che c'era in ingresso, prima della gain reduction.
Nel mio caso ho voluto dare un pò di gain in più per compensare il fatto che stavo entrando con un tacca in meno di volume dal preamp.
Infine è bene premere il pulsante "Super nice" per avere un suono più pulito possibile, e lasciare un maggior margine di correzione in missaggio.
Innegabili i vantaggi in tracking di avere un compressore, ci si sente meglio, si canta meglio, con più facilità e meno sforzo, anche l'intonazione è migliorata, perchè di solito l'intonazione si sbaglia sui passaggi che hanno meno volume e si sentono di meno, e te ne accorgi solo quando tiri tutto su in missaggio.
Come rumore di fondo non ci sono stati problemi, non ce n'è, perchè a quanto ho capito il Really nice compressor, pur avendo ingressi ed uscite sbilanciate, quando è collegato ad un ingresso insert si bilancia.
Inoltre, visto che in missaggio un compressore sulla voce si mette comunque, e nel mio caso è un VST gratuito, il Really nice compressor ha dato una compressione di maggiore qualità.
Un altra cosa buona che fa il compressore è domare quel poco di asprezza sugli acuti che hanno i microfoni a condensatore, anche il Tlm 102.
Il brano è "Gli anni" degli 883, un brano baritonale molto tranquillo, ma per renderlo un test più credibile del compressore, ci ho messo un pò di pepe sovraincidendo alla fine delle strofe un RE 5 acuto armonizzato con un SOl 4 che tutto sommato non c'entra niente, ma quando uno è un metallaro fa anche queste cose...
Se avessi registrato senza compressore in tracking non so quante volte avrei dovuto rifare quel RE 5, perchè le prime volte sarei sicuramente andato in "zona rossa", e avrei dovuto iniziare ad abbassare il gain, ad allontanarmi dal microfono, ecc...
Dover eseguire un acuto difficle e al tempo stesso doversi preoccupare di clippare digitalmente è veramente troppo, e dopo che l'acuto l'hai dovuto rifare 7-8 volte sei pure spompato e non hai più energie. Invece col compressore in tracking è stata buona la prima!
Questo Really nice compressor devo dire che è veramente un aggeggio miracoloso, una volta che l'hai impostato è impossibile clippare, è un limiter micidiale, non sfugge nessun picco, e tutto questo tempo che ne ho fatto a meno sono stato un povero scemo... sono così contento che voglio comprare anche l'altro modello della stessa marca, il Really nice level amplifier, che magari è pure meglio.
Un'altra considerazione che mi viene da fare è che questo è un pezzo di quasi trent'anni fa, è quasi "musica classica", e mi piace pensarlo come un pezzo che entra nel repertorio del "baritono moderno".


BIG IN JAPAN RE-REC
Ho rifatto anche Big in Japan, con il Tlm 102 in mano, ma con il cappuccio suo originale, che non fa più plosive, e con la manopola per microfono morbida rycote per ridurre il rumore da maneggiamento.
Con la manopola morbida rycote e per il fatto che il Tlm sta sul suo ragno sono sicuro di non danneggiarlo, tranne se mi dovesse cadere, ma non succederà.
Ho provato un cavo diverso e anche quello faceva rumore, ma di meno... comunque ho rimesso il cavo di prima perchè era di migliore qualità... devo provare con un altro cavo ancora.
Il mio attuale assetto di registrazione devo dire che mi soddisfa al 100%, ho anche preso il really nice compressor, ma sto aspettando un pezzo più urlato per provarlo, con questi pezzi più tramquilli ancora non serve.
Ho preso anche le cuffie Sennheiser HD300 Protect che mi hanno reso veramente felice perchè hanno molto più volume delle hd280 che stavo usando prima, e questo significa che non ho più bisogno di un amplificatore per cuffie.
Le HD300 sono anche troppo potenti e probabilmente mi stavo sfondando i timpani, infatti le "Protect" hanno un limiter a 110 db che si è attivato molto spesso.
Adesso ho finito di fare compere, infatti il passo successivo sarebbe fare spese veramente grosse che non ho intenzione di fare, perchè sono oltre il mio budget e perchè non mi servono, in quanto i miglioramenti sarebbero marginali e preferisco concentrarmi a sfruttare al meglio quello che ho già.
Mi sono divertito anche a fare un confronto tra la registrazione vecchia e questa nuova e devo dire che la differenza si sente tutta, la canzone è la stessa, la voce è la stessa, ma la produzione è completamente di un altro livello, molto più pulita, molto più hi-fi.


MIND GAMES RE-REC
Come con Promise her the moon, ho ripreso un pezzo già fatto per fare un test dove sono andato completamente fuori di testa: ho registrato con il Tlm 102 in mano!
Era un test che ero riluttante a fare, perchè temevo di rischiare di danneggiare il microfono, ma invece è andata bene.
L'unico problema è il cavo, ogni volta che lo si tocca fa rumore, ma a questo punto voglio provare un altro cavo e capire se è il cavo che è difettoso o è il microfono ad essere eccessivamente sensibile.
Certamente però per tenere il microfono in mano non serve toccare il cavo, e infatti ho registrato senza problemi.
Invece ho avuto un problema di plosive, perchè non posso tenere il microfono in mano con un filtro pop che traballa e fa rumore!
Allora gli avevo messo il cappuccio grosso dell'SM7b che è della misura giusta, ma non ferma completamente le plosive.
Comunque mi deve arrivare il cappuccio suo proprio originale Neumann che dovrebbe risolvere questo problema.
Una considerazione che devo fare è che la differenza tra i microfoni che ho usato prima, l'Sm7b e lo Studio projects C1, e il Tlm non sta solo nella qualità del suono ma anche nel fatto che il Neumann ti fa cantare meglio: ti fa la voce più piena, ti fa cantare più intonato perchè senti meglio la tua voce, ti fa pronunciare meglio, ecc...


CAUGHT IN THE MIDDLE
Questo è uno di quei pezzi che non stavo facendo per "difficoltà tecniche".
Infatti tutte le volte che dice "CAUGHT in the middle" quelli sono DO acuti che Jeff Scott Soto fa a voce piena, e, se contiamo quante volte li fa, parliamo di una prestazione vocale ai livelli dei leggendari 9 DO acuti di Pavarotti.
Unica attenuante della difficoltà è che Jeff Scott Soto i DO acuti li fa con il microfono, che è un grosso aiuto.
Le difficoltà nella registrazione nascono dal fatto che senza un ottimo compressore/limiter quei DO producono dei picchi ingestibili, e io sono riuscito a registrare bene solo perchè ho tenuto l'Sm7b in mano e l'ho allontanato quando era necessario.
Con il Tlm 102 stavo avendo difficoltà perchè quello è un microfono super-sensibile che non mi azzarderei a tenere in mano.
Sono invece riuscito a tenere in mano lo Studio Projects C1 in un altro pezzo, ma questo non è un grandissimo microfono e i risultati non sono particolarmente migliori rispetto all'Sm7b.
Anche se dal risultato finale l'Sm7b potrebbe sembrare un microfono niente male, va detto che suona bene solo se tenuto vicinissimo e cantando direttissimi sulla capsula, inoltre necessita di maggiore cura nell'equalizzazione, e solo con il riverbero acquista uno spessore e un suono da studio di registrazione.
Con il Tlm 102 avrei avuto una qualità nel suono, nel colore della voce, molto migliore, ma il compressore non mi è ancora arrivato e senza quello i picchi sono ingestibili.
Inoltre il compressore, aumentando il volume RMS della voce, migliora la qualità del monitoraggio, rendendo più facile l'intonazione e possibile un ascolto a volume più basso in cuffia.
L'FMR Really nice compressor 1773 è uno dei pochi compressori con un suono da studio di registrazione ad un prezzo a portata delle tasche di noi comuni mortali, ma vanno a ruba e bisogna prenotarli!
Un'altra considerazione importante è che con questi pezzi metal (ma ancora non con Caught in the middle) usciamo dall'area del tenore ed entriamo nella zona del controtenore, cioè una voce che, in ambito classico, canta con un timbro molto simile a quello femminile.
In ambito metal le tessiture da controtenore vengono affrontate con un timbro che mantiene ancora caratteristiche maschili in quanto più "urlato" e agevolato dall'uso del microfono e dalla possibilità di comprimere ed equalizzare la voce, ma non per questo è più facile.


PROMISE HER THE MOON REREC
Ho ripreso un pezzo che avevo già fatto quando non avevo l'attrezzatura migliore che ho adesso, Promise her the moon dei Mr. Big.
Ho voluto provare lo Studio projects C1 tenuto in mano, ed è andata bene.
A differenza del Tlm 102, lo Studio projects, pur essendo un microfono a condensatore a diaframma largo come il Neumann, non è tanto sensibile ai maneggiamenti.
Con il Tlm 102 basta sfiorare il cavo per fare rumore, mentre lo Studio projects sembra insensibile a questo tipo di cose, e, con qualche cautela, può essere tenuto in mano.
L'Sm7b, essendo un dinamico, lo puoi tenere in mano e ballare la Macarena allo stesso tempo, lo Studio projects lo puoi tenere in mano con molta delicatezza.
Inoltre ho visto che con il preamp Golden age va benissimo, mentre invece con i preamp della Clarett l'eccessiva brillantezza di questo microfono diventava insostenibile.
Cioè sono i preamp della Clarett che hanno troppa "aria" anche senza la famosa "air" attivata, e se attivi l'air diventano una cosa ultrasonica.


BATTERY
Battery dei Metallica è uno di quei brani che non è difficile da cantare ma è difficile da pronunciare, e dove maggiormente si sente l'handicap di non essere madrelingua.
Per questo motivo la versione italianizzata credo che sarà migliore.
Sto continuando ad usare l'Sm7b in attesa di alcune attrezzature che mi devono arrivare per usare al meglio il Tlm 102 (compressore e kit per appenderlo al soffitto).
Ho fatto l'ultimo esperimento mettendo l'air 2 aul preamp con anche il presence boost attivato sul microfono e direi che è un pò troppo e devo ritornare all'assetto precedente.


SANITARIUM
La mia filosofia di usare esclusivamente plugins gratuiti si è rivelata profetica e adesso tutti mi stanno dando ragione.
Infatti anche la Waves, la ditta di produttrice dEi plugin più utilizzatI, con prodotti dal prezzo affordabile ma validi, ha adottato il modello della "subscription".
Questo significa che tu sei abbonato e loro si attaccano al tuo conto corrente e ogni mese prelevano i loro 30-40€.
Quindi d'ora in poi non solo ti dovrai preoccupare di pagare le tasse, le mance, il pizzo e le tangenti, ma anche i plugins, ogni mese, per tutta la vita!
Allora sentite a me che avevo già capito dove le cose stavano andando a parare, passate ai plugins free che ce ne sono alcuni veramente ottimi e altri ne usciranno, che qua stiamo andando allo scatafascio.
Piuttosto che dover fare questi abbonamenti catastrofici io prenderei degli effetti hardware: compressori, riverberi, ecc... non devono essere usati necessariamente in tracking, ma si può registrare la traccia pulita, uscire dall'interfaccia audio con un cavo che va all'hardware, e rientrare con un altra cavo con l'audio effettato che registreremo: così avremo due tracce, una pulita ed una effettata, e se vorremo cambiare qualcosa bastarà ripetere il processo.
Sto insistendo con il microfono Sm7b perchè sono convinto che si possono ottenere risultati eccellenti imparando ad usarlo ed abbinandolo al preamp giusto, risultando superiore ad un condensatore se si sfrutta al 100% la possibilità di tenerlo in mano e poterlo allontanare ed avvicinare a seconda dei vari passaggi.
Comunque so di gente che con qualche cautela tiene in mano anche un microfono da studio a condensatore e allora quello sarebbe imbattibile.
I microfoni a condensatore "live" non mi convincono tanto perchè hanno un suono particolare da "live" appunto, anche se fare qualche esperimento anche in quella direzione non sarebbe sbagliato, anche se il prezzo di un Neumann KSM 105 è pari o superiore a un Tlm 102 e quindi non so quanto ne varrebbe la pena.


COMUNQUE ME N'ESCO
I Green day nel 2004 fecero uscire un grandissimo disco, "American idiot", denominazione scelta per prendere in giro lo show televisivo American idol.
Ma ancora più triste di uno show televisivo, che comunque porta dei vantaggi a chi vi partecipa, è uno show internet, che non porta nessun vantaggio ma solo miseria e degradazione per chi vi si presta.
Allora io ho pensato che questo mio personale show internet lo potevo ribattezzare "Italian idiot", e così è nato il progetto "Italiota", che consiste nell'italianizzare le famose canzoni in inglese.
Questa volta ho trovato una impostazione formidabile per lo Shure SM7b, infatti con il preamp Golden age con l'Air 2 (che è un high shelf di 6db a 30khz) suona quasi come un microfono a condensatore!
Il risultato è stato così buono che ho messo solo due effetti sulla voce, compressore e riverbero, senza necessità di altro.
Quindi la canzone "For whom the bell tools" dei Metallica è diventata "Comunque me n'esco".
Avevo già fatto questa cover, in precedenza era "Ovunque debello", ma allora non avevo ancora le basi perfette, il preamp e la Clarett, allora l'ho rifatta, con qualche ritocco sul testo.
Perchè comunque essere idioti non significa che l'audio si deve sentire male, anzi, l'audio si deve sentire benissimo così tutti possono avere la misura esatta di quanto siamo veramente idioti!


SPIDERS
Questa è diventata una nuova fase del mio progetto musicale, caretterizzata dall'intenzione di produrre cover con una qualità da "studio di registrazione".
Rispetto alla fase precedente, in cui puntavo a suonare le canzoni accompagnandomi con la chitarra acustica, può sembrare di essermi fossilizzato in un esercizio sterile, ma non è così.
Infatti l'errore della fase precedente era un peccato di presunzione, ritenendo di poter essere in grado di suonare alla perfezione dei brani anche abbastanza impegnativi, accompagnandomi allo stesso tempo con parti di chitarra complesse, e magari fare addirittura l'assolo di chitarra elettrica con la chitarra acustica.
Chiaramente questo era un progetto fallimentare, presupponendo una capacità e un talento di gran lunga superiore a quello da me posseduto: provando a fare tutte queste cose contemporaneamente, avevo ottenuto soltanto di farle tutte male.
Certo, qualche canzocina più facile può anche essermi uscita bene, ma il progetto era proiettato verso il fallimento.
Adesso voglio individuare una serie di canzoni che mi escono veramente bene, inoltre allargando, anche grazie a un progresso tecnico nel modo di cantare, il repertorio a pezzi che prima non mi sarei nemmeno sognato di fare.
Individuato il repertorio, solo allora inizierò a fare i brani accompagnandomi con la chitarra (e ho una nuova chitarra acustica veramente bella) ma evitando di fare parti troppo complesse, perchè è provato che non sono in grado di suonare parti chitarristiche intricate e allo stesso tempo cantare bene.
In realtà per me è più congeniale cantare accompagnandomi con la chitarra piuttosto che cantare e basta, ma devono essere parti semplici, accordi con una ritmica lineare, arpeggi facili, piccole parti melodiche ecc...
Spiders dei System of a down sarebbe un brano che prima avrei fatto direttamente con la chitarra acustica, il che sarebbe stato un grave errore di sottovalutazione della difficoltà del pezzo.
Come microfono sto insistendo con l'Sm7b tenuto in mano, perchè per certi brani rock è una soluzione ottima.
Infatti sono giunto alla conclusione che con il Tlm 102 è inutile continuare a registrare se prima non mi sarò dotato di un compressore hardware per domare i picchi della voce: infatti il progresso tecnico consiste anche nella liberazione della potenza vocale, l'unico modo per raggiungere in voce mista (cioè quasi piena) acuti molto elevati, e se il Tlm 102 di per sè ha una tolleranza fino a 142 db, più che a sufficienza, il limiti della registrazione a 24 bit portano al rischio di distorcere ad ogni acuto.
Diversamente con le nuove interfacce a 32-bit floating point che stanno uscendo/usciranno questo non sarà più un problema, ma finchè si rimane a 24 bit limitare il segnale in ingresso è necessario.
Ovviamente un compressore/limiter hardware deve essere scelto accuratamente per non abbassare la qualità della registrazione, e nel frattempo sperimentare con l'Sm7b tenuto in mano (che significa allontanarlo sugli acuti e avvicinarlo nelle parti tranquille) è un ottimo compromesso.
La volta precedente avevo attaccato l'Sm7b al preamp della Clarett, messo al massimo, e il risultato era stato molto buono.
Questa volta ho cambiato 3 cose: ho usato il preamp Golden age (gain a 55 db per ottenere lo stesso livello dei preamp della Clarett), ho messo il cappuccio grosso al microfono e ho attivato il boost delle alte frequenze.
A differenza del Tlm 102, l'Sm7b beneficia meno del preamp Golden age, credo perchè è un microfono molto scuro di suo, che non ha quindi bisogno di essere scurito ulteriormente dal preamp, il cappuccio grosso è ottimo oltre che per le plosive anche per gli acuti potenti perchè li doma non poco, e anche il boost sulle alte frequenze è stato utile e ha lavorato bene in combinazione con il suono scuro del preamp.
La prossima volta voglio provare a tornare al cappuccio normale e invece del boost sul microfono voglio mettere la Air sul preamp...
Comunque l'Sm7b è meno dettagliato del Tlm 102, ma come ho detto prima di tornare al Tlm mi devo dotare del compressore hardware.


PER UNA LIRA
Sempre in vena di nuovi esperimenti, mi è venuto in mente una nuova tecnica di registrazione e ho voluto provarla.
Normalmente negli studi c'è un microfono a condensatore posizionato fermo e il cantante ci canta davanti, mentre nei live il microfono si tiene in mano.
Il fatto di poter tenere il microfono in mano consente una serie di tecniche che in studio non si possono usare, perchè i microfoni a condensatore una volta accesi non si possono toccare, perchè farebbero un rumore infernale e c'è anche il rischio di romperli.
Allora, visto che lo Shure Sm7b è un microfono dinamico simile a quelli che si usano live ma si usa anche in studio, ho pensato che potevo registrarlo tenendolo in mano e non sull'asta, e poter usare così tutte le tecniche di avvicinamento e allontanamento del microfono per agevolarsi in certi passaggi.
L'esperimento è ben riuscito e il risultato mi sembra positivo, con un suono decisamente rispettabile e una performance più dinamica e appassionata.
Adesso ho acquisito una nuova tecnica che mi potrà tornare utile per determinati brani più difficili.
Comunque l'SM7b è un microfono pesantissimo e per usarlo in questo modo servono i muscoli e anche aiutarsi avvitandoci una impugnatura, come ho fatto.
"Per una lira" di Battisti è un brano abbastanza impegnativo, perchè raggiunge il SI acuto all'interno di una tessitura abbastanza ostica, ma ce l'abbiamo fatta!


AMICO DI IERI
Adesso che abbiamo scoperto che il Flageolet non è una estensione del falsetto ma un registro diverso, è meglio fare una pausa su i pezzi super-acuti per dedicare qualche settimana allo studio del nuovo registro.
Un esercizio ottimo è iniziare dal FA# 5 con la sillaba "Re" e poi scendere fino a DO 5... iniziare dal FA# 5 serve a costringersi a impostare il registro Flageolet, infatti quella nota o si prende in Flageolet o non si prende proprio, mentre iniziando da una nota meno acuta si potrebbe erroneamente prenderla in falsetto vanificando lo scopo dell'esercizio.
Inoltre il FA# 5 in Flageolet non deve essere una nota sforzata, ma deve essere morbida e facile, infatti è una nota "bassa" per questo tipo di registro, con il quale si può salire ancora di più (credo senza difficoltà fino al SI bemolle 5).
Nonostante ciò l'esercizio deve essere discendente e non ascendente, perchè lo scopo non è giocare a fare il "Farinelli", ma rinforzare una parte precisa dell'estensione, quella che va da DO 5 a FA# 5, con l'utilizzo di un nuovo registro che deve arricchire di armoniche e risonanze anche quella parte di voce in cui questo registro si sovrappone al falsetto.
In particolare le note da LA 4 a RE 5 possono essere eseguite sia in falsetto che in flageolet, e sono queste le note che possono beneficiare di un mix tra i due registri.
Il pezzo di oggi è Amico di ieri delle Orme, gruppo cult degli anni '70, esponente del genere progressive rock italiano, che ha molte affinità con il progressive rock di lingua inglese, ma che è largamente snobbato e ignorato fuori dai confini italici.
Visto che era un pezzo facile (ma non facilissimo) ho trovato anche il tempo per fare la "doppia voce", che è un effetto molto apprezzato.
Il pezzo non è facilissimo perchè insiste molto sul FA#4-SOL4 che è proprio la zona del "secondo passaggio", ed è noto che è più facile cantare sopra il passaggio, che sul passaggio.
Il suono delle mie registrazioni alla fine credo sia diventato veramente lussuoso e da "studio di registrazione" grazie all'uso del microfono TLM 102 e dell'intefaccia audio Clarett, adesso maggiormente valorizzato dell'uso della frequenza di campionamento a 88,2 khz, una selezione accurata dei plugin da utilizzare, scelti esclusivamente tra quelli gratuiti ma validi, e il completo trattamento acustico della stanza.
Ulteriori lavori di miglioramento avranno un impatto più estetico che acustico, anche se mi riservo di predere un preamp Focurite ISA One se dovessi trovare un affare.
Inoltre spero nell'uscita di nuovi plugin gratuiti più avanzati e nella nuova generazione di interfacce audio a 32-bit floating point.


UOMINI PERSI
Torniamo a un pezzo di Claudio Baglioni per vedere se le tecniche metal hanno portato un beneficio: direi di sì e tutte le parti acute di questo brano (che arriva fino al SI acuto) le ho fatte senza nessuna difficoltà e a tutta birra!
Ho anche raggiunto il massimo livello di trattamento acustico della stanza, invece del reflecion filter davanti al microfono, ho appeso una coperta pesante dietro, e questo ha azzerato le riflessioni senza influenzare il suono del microfono.
Io comunque ritengo che l'idea del reflexion filter sia molto buona, ma bisogna stare attenti a che microfono si usa, perchè nessun microfono classico è stato progettato per essere usato con un reflexion filter, ma sono pensati per stare in mezzo ad una stanza con spazio intorno.
Un esempio di microfono progettato apposta è l'Isomic per la cabina vocale della Isovox.
Stavolta ho voluto riprovare i preamp della Clarett perchè volevo un suono un pò più brillante e sono rimasto deluso: il suono è stato più brillante ma il preamp esterno Goden age rimane migliore e la prossima volta utilizzerò la sua funzione "air".


DISCIPLES OF HELL
In questo periodo stavo dicendo che mi mancava un pezzo di estensione per fare bene i pezzi metal e che per questo motivo volevo studiare i brani cantati da Jeff Scott Soto perchè è un cantante con un tipo di voce simile al mio.
Grazie a questo studio alla fine sono riuscito a capire esattamente quale pezzo di estensione mi mancasse, ed era il "flageolet" e cioè un diverso registro che mi era capitato di usare istintivamente in alcune occasioni ma senza capire come fosse una cosa diversa dal falsetto.
Il pezzo di estensione mancante è quello che inizia con il "terzo passaggio" e cioè il passaggio dal falsetto al flageolet, che, per il mio tipo di voce, si trova al MI bemolle 5.
Io stavo cantando abbastanza bene in voce mista (che sarebbe il falsetto rinforzato) fino al RE 5, ma ogni volta che trovavo un brano con il MI bemolle 5 andavo in tilt, perchè provavo a prendere questa nota in falsetto e non in flageolet.
Poi, visto che i diversi registri in parte si sovrappongono, in determinate giornate che ero più in forma riuscivo a prendere il MI bemolle 5, in altre no.
Ma come è fondamentale fare il secondo passaggio dal meccanismo M1 (voce piena) al meccanismo M2 (falsetto), è parimenti importante effettuare il terzo passaggio dal meccanismo M2 (falsetto) al meccanismo M3 (flageolet).
Imparare a gestire le risonanze del flageolet dovrebbe anche aiutare a rinforzare ulteriormente il falsetto, e poi, visto che i registri in parte si sovrappongono, mi piacerebbe mischiare il flageolet con il falsetto per avere un timbro più simile ai cantanti che ammiro.
Il flageolet è un registro molto sconosciuto per la voce maschile e ritenuto esclusivamente femminile (il famoso "whistle register" di Mariah Carey) ma è imprescindibile se si vuole affrontare un certo tipo di metal, e facendo in questo modo cantare gli Ac/Dc in tonalità originale non sarebbe più una cosa impossibile.
Con Disciples of hell continuiamo la "università" di Jeff Scott Soto, con i progressi vocali che diventano evidenti, con una voce mista più grossa e l'uso del flageolet sui sovra-acuti.
Il brano è stato modificato tagliando alcune parti strumentali troppo lunghe per i miei gusti, comunque il lungo è bellissimo assolo non è stato toccato.
Ho tolto il reflexion filter, perchè mi sono reso conto che il Tlm 102 non è un microfono progettato per essere usato in quel modo e gli toglieva tutta la magia, comunque la mia stanza è già trattata acusticamente, e per togliere alcune riflessioni che ancora ci sono (il Tlm 102 è un microfono molto sensibile e soggetto a questo tipo di problemi) metterò qualche altro pannello acustico, se non l'ho già fatto è perchè ci sono ancora "lavori in corso" (se dovessi aspettare di finire tutti i lavori prima di registrare non farei niente).
Molti problemi di riflessioni acustiche che ho avuto prima senza reflexion filter li ho attenuati cambiando la posizione del microfono in modo furbo ed inoltre non sto mettendo il riverbero, ma ho deciso di sfruttare come "riverbero" quello naturale della stanza, che a causa della pesante compressione necessaria al mix e al mastering viene tirato sù.
In prospettiva mi piacerebbe avere una stanza così secca da non avere nessun riverbero naturale e metterne uno plugin dosandolo a mio piacimento, e quando avrò finito i lavori sarà esattamente quello che farò.